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Prima delle Br. «L’esclusione anticipata», il libro di Giovanni Senzani

Redazione Spazio70

Una indagine sui maltrattamenti negli istituti di rieducazione minorile pubblicata nel 1970

Il criminologo Giovanni Senzani (che in futuro diventerà un elemento di primo piano delle Brigate Rosse) nel 1969 parla alle telecamere del rotocalco televisivo «TV7» in merito ad una sua indagine sui maltrattamenti negli istituti di rieducazione minorile. Stimato docente e ricercatore, il cui nome è ancora del tutto estraneo a indagini sul terrorismo, il dottor Senzani nel 1970 pubblica le conclusioni della sua inchiesta nel libro «L’esclusione anticipata. Rapporto da 118 case di rieducazioni per minorenni» edito dalla «Jaca Book» di Milano.

Ne riportiamo di seguito un breve stralcio: «La situazione rieducativa in Italia è tragica: si può dire che l’attuale sistema, invece di rieducare i ragazzi irregolari per condotta e per carattere, li riporta alla delinquenza. Almeno un terzo dei ragazzi ricoverati si trovano chiusi in istituti inadeguati e con qualifica di irregolare per condotta e per carattere soltanto perché non hanno una casa in cui abitare e dei genitori che li assistano. Per loro, qualsiasi istituto, anche il peggiore, è un luogo fortunato, perché possono mangiare tre volte al giorno e dormire in un letto. La situazione è ancora più tragica per l’impreparazione del personale e per l’insensibilità al problema della Direzione Generale degli istituti di prevenzione e di pena. L’istituto male organizzato diventa una comunità sadica, in cui l’isolamento e il condizionamento reciproco trasformano gli “educatori” in aguzzini e i ragazzi in belve. Ognuno sfoga sull’altro le sue forze represse: i ragazzi sugli ambienti e sugli arredamenti che sembrano bombardati, gli educatori sui ragazzi, il direttore sugli educatori, che sono tanti schiavi che devono ubbidire ed eseguire gli ordini. Manca qualsiasi collaborazione, persino la voglia di collaborare fra tutte le persone (minori e adulti) dell’istituto.»

IL LIBRO DI SENZANI. LA RECENSIONE DEL «CORSERA»

Il libro di Senzani attira la curiosità di stampa e televisione. Di seguito riportiamo il frammento di una recensione del Corriere della sera datata 1973: «Proviamo a disseppellire da questo silenzio la denuncia sino ad oggi più completa. È la ricerca condotta fra il ’68 e il ’69 da Giovanni Senzani con una visita alle 118 case di rieducazione per minorenni. È pubblica, l’ha stampata la casa editrice Jaca Book col titolo “L’esclusione anticipata”, la seconda edizione è di tre mesi fa, 490 pagine, costa duemila lire, il biglietto di un cinema di prima visione. Senzani ha fatto parlare ragazzi, educatori, maestre, agenti di custodia, direttori, ha pubblicato lettere, verbali, regolamenti. L’insieme è un romanzo sconvolgente e un terribile atto d’accusa su un universo che esiste e prospera. L’universo è fatto di quelli che una volta si chiamavano riformatori. Dal 1956 la parola è abolita. Oggi diciamo “istituti di osservazione”, “case di rieducazione”, “padiglioni di custodia”, “sezioni per minori”, “prigioni-scuola”. Realtà che dovrebbero essere diverse e che, invece, troppo spesso si assomigliano e si confondono. Un universo decrepito. Sette su dieci sono ex carceri, ex conventi, ex cascine. Mura scrostate, sbarre, filo spinato, cancelli e porte sprangate. “Quando ho visto Boscomarengo – dice un ragazzo – il mio cuore si è trasformato oscuro, quel giorno per me era cupo…”. Il ragazzo entra e viene spogliato. Spogliato e non solo di autonomia e volontà, ma anche fisicamente. Capelli rasati a zero, niente vestiti, solo la divisa del carcere, “divisa tutta bucata, appena ti abbottoni, saltano, è di colore grigio”. “Non ho più niente di mio addosso, neppure le mutande e la maglia di lana, solo questi orribili stracci”. I suoi vestiti li vedrà soltanto per il processo, o nelle licenze a casa, o per le visite “importanti”».